(14.4.2020) CorusLab e RiavviaItalia s’incontrano sulla via della condivisione progettuale di idee e progetti per il riavvio del Paese dopo il reset subito per via del contagio da COVID-19.
Appena ci è arrivato il segnale della nascita di CorusLab lo abbiamo rilanciato subito, cogliendo l’importanza di un progetto che è molto simile al nostro: è a partire proprio da questa considerazione che stiamo cercando di trovare il modo migliore per interagire. Hanno rilanciato a loro volta, ci stiamo connettendo, si è avviato un processo virtuoso, non solo per amplificare il segnale ma per qualificarlo, cercando i modi migliori per farlo.
“L’obiettivo del progetto Corus” – scrivono per presentarlo – “è quello di costruire un sistema di conoscenza che, a partire da scenari via via sempre più precisi, possa offrire un reale aiuto ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese ed istituzioni per un riavvio efficace e sicuro”. Ecco è questo il punto cardine: promuovere un sistema di conoscenza che connetta più competenze per sollecitare una spinta generalizzata per il rilancio ideale del Paese.
In questi ultimi giorni si percepisce un’effervescenza, anche in contrasto alla deriva della depressione sociale imposta dal lockdown: nell’aria c’è desiderio di mettersi in gioco, non solo con espressioni sodali di volontariato ma con uno slancio vitale per pensare al “dopo”. In tal senso noi di RiavviaItalia abbiamo predisposto una sorta di volano per le idee, una piattaforma in cui riaggregare le tante idee, proposte, progetti e buone pratiche a cui non basta solo la visibilità ma spesso un incentivo progettuale, un’opportunità in più.
Nell’interazione collaborativa che auspichiamo con CorusLab si può attuare quell’intelligenza connettiva di cui siamo portatori sani da sempre, non solo dall’avvento del web che ha accelerato i processi di comunicazione ma da quando abbiamo preso consapevolezza che la natura dell’homo sapiens è inscritta in quella di tutti gli ecosistemi. Tutto è interconnesso.
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