(16.4.2020) Navigando in questa piattaforma, sulle decine di idee-proposte-progetti-buone pratiche pubblicate, oggi rileviamo, a volo raso, alcune schede dell’ambito Innovazione Digitale, cogliendo una peculiarità: le metodologie abilitanti per qualificare le potenzialità progettuali. Sì, non basta avere buone idee bisogna trasformarle in progetti. Alcuni di questi metodi sono orientati sull’innovazione sociale espressa dalle comunità, altre rivolte al mondo delle imprese (industriali o artigiane o agricole), altre ancora ai sistemi educativi.
Abbiamo bisogno di buona organizzazione, tanto più nell’ambito della progettazione creativa. Sembra un’ovvietà eppure allo stesso tempo siamo consapevoli di quanto siano obsolete certe modalità, autoritarie, verticistiche e lineari. Non funzionano. E’ decisivo affrontare un prossimo riavvio del Paese affrontando il tema delle nuove forme di auto-organizzazione, liberando il potenziale partecipativo delle comunità, si tratta quindi di dare forma alla partecipazione (per passare poi alla collaborazione e alla condivisione), sia nei contesti dell’open innovation per le imprese sia per ciò che riguarda le modalità di smart community.
Ecco uno screening di alcune di queste metodologie.
D.O.P.O. (Design Oriented Postpandemic Opportunites), una piattaforma multidisciplinare, open source, di ricerca e azione condotta da una trentina di architetti, urbanisti, medici, sociologi, progettisti europei, analisti politici, avvocati e giornalisti, che hanno già avviato il percorso attraverso un primo confronto di idee operative, nella convinzione che le opportunità post-pandemiche possano essere diverse dalle criticità che esistevano prima e che hanno contribuito al diffondersi della pandemia.
CORUSLAB un progetto metodologico teso a costruire un sistema di conoscenza che, a partire da scenari via via sempre più precisi, possa offrire un reale aiuto ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese ed istituzioni per un riavvio efficace e sicuro dopo il dramma del coronavirus.
STARBOOST basato su una metodologia che forma talenti per aiutarli a cogliere le opportunità e diventare motore di sviluppo ed innovazione. Questa metodologia prevede di avviare un’ecosistema formativo in una collaborazione, sollecitata da RiavviaItalia, con la buona pratica di Riusiamo l’Italia per la progettazione di riuso di spazi abbandonati e la rigenerazione urbana.
CANTIEREALTÀ realizza un processo di pedagogia urbana, intesa come sinergia educativa intenzionale, localizzata, itinerante secondo le modalità dell’”apprendimento dappertutto”, diffusa e partecipata nella città. Un punto di avvio congeniale che colloca il processo di ricerca nel pluralismo di comunità.
RURALHACK realizza progetti che tengono insieme l’innovazione sociale con l’agricoltura di qualità per la riattivazione delle comunità rurali in armonia con gli strumenti dell’innovazione digitale, una task-force del programma Societing 4.0 che delinea strategie evolutive.
RINASCITA DIGITALE un’attività di formazione gratuita in live streaming dedicata ai temi: sviluppo d’impresa e gestione finanziaria, smart working e digital transformation, comunicazione digitale e marketing. In queste settimane, professionisti, esperti, ricercatori e innovatori si alterneranno in diretta. Il team vuole stimolare la risposta a un bisogno emergente: dar vita al cambiamento.
S O S. LA SCUOLA OPEN SOURCE è un centro di ricerca e consulenza — artistica e tecnologica — per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato (digitale e non). Una comunità di artigiani digitali, maker, artisti, designer, programmatori, pirati, progettisti, sognatori e innovatori che sperimenta nuovi modelli e pratiche di ricerca secondo l’etica hacker dell’open source.
DESIGN THINKING-INTELLIGENZA CONNETTIVA un esercizio che comporta un riequilibrio corpo-mente, in contesti che sappiano produrre teoria prossima all’azione, coniugando astrazione ed empatia. In tal senso chi governa i processi decisionali dovrà misurarsi sempre più con le comunità che – attraverso Laboratori Esperienziali sul campo, attraversando in esplorazioni radio-nomadi (come quelle di Urban Experience) e conoscendo i territori, raccogliendo la molteplicità dei punti di vista (utilizzando il visual thinking), utilizzando il web – siano in grado di esprimere un’auto-organizzazione che possa rivelarsi operativa anche nella sussidiarietà gestionale dello spazio pubblico.
COMMUNITY TOOLKIT studia, incontra, lavora con e per diverse tipologie di community, unendo le esperienze e sviluppando una metodologia comune per rendere più efficace e replicabile l’attività di community design, economia collaborativa, project management, innovazione territoriale, co-housing sociale.
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