(3.5.2020) E’ stato divertente utilizzare il termine filtro quarantena, coniato da Zerocalcare per la sua storystrip “Rebibbia quarantine”, per questa tavola rotonda on line di Corus Lab, condotta da Cristina Colaninno e Andrea Pastina.
In questo set di videoconferenza su Zoom e trasferito in diretta Facebook (con qualche difficoltà, anche perché Facebook proprio in quei giorni lanciava le “Messenger Rooms” che sono proprio in competizione con Zoom) sono intervenuti: Maurizio Galluzzo (Corus Lab) , Nina Virtuoso (Storie in quarantena), Dario Andreucci (Mind the Guide), il designer Sandro Berni , Mauro Jannone, maker della rete Fab Lab, Gianni Fasiello (Orti a domicilio). In conclusione interveniamo noi di Riavvia Italia raccogliendo qualche spunto, puntualizzando su alcuni aspetti contradditori (come quelli di ipotizzare delle visite turistiche con visori immersivi di realtà virtuale dove sarebbe opportuno usare realtà aumentata) e sottolineando l’urgenza di una progettualità creativa che dia forma alla resilienza. Parliamo di una tensione desiderante per rilanciare quella tensione ideale capace di riavviare questo Paese “interdetto” dal reset in corso. Andiamo anche a sottolineare il fatto che desiderio significa “mancanza di stelle” per cui sottende un’energia che trova origine da ciò che manca…Su questo, cogliendo anche alcune peculiarità espresse dagli interventi (storytelling, filiera corta agroalimentare, artigiani digitali), poniamo l’attenzione su alcune strategie evolutive per occuparci delle “mancanze”, a partire dal recupero del valore delle biodiversità (sia naturali sia culturali) dei territori, per esplicitare il fatto che una reinvenzione del turismo (sulla base della grave crisi di sistema che si prospetta e di cui tratta Corus Lab) passa attraverso iniziative di coesione territoriale capaci di attrarre un turismo etico e consapevole.
Qui sotto la ripresa video del webinar.
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