(7.5.2020) Qualche settimana fa, qui su RiavviaItalia, ci siamo interrogati sulle diverse forme possibili attraverso cui il mondo della performance teatrale e artistica potesse rilanciare il principio del gesto pubblico in un tempo in cui lo spazio pubblico è stato sottratto. Abbiamo aperto il dibattito sul forum, intercettato le esperienze più significative e pubblicato delle proposte come quella di THEATRE ON A LINE di Cuocolo/Bosetti. Oggi questo progetto teatrale apre la Fase 2 nel cartellone del Teatro della Tosse di Genova. Un buon segno: è possibile inventare un teatro possibile nella condizione impossibile per la messinscena ordinaria. E’ un’idea di performing media che dimostra come sia importante creare una tensione performativa e drammaturgica utilizzando i media, in questo caso un medium come quello telefonico. Il teatro si conferma come campo di ricerca sociale e antropologico extra-ordinario capace di aprire ad un mondo di opportunità.
In un momento così difficile per l’intero Paese e in particolare per il comparto artistico, la compagnia Cuocolo/Bosetti, il Teatro della Tosse e il Teatro di Dioniso di Torino – tre soggetti che hanno, nella tradizione del loro lavoro, un modo di far teatro senza confini – danno un segnale di ripartenza con la programmazione di THEATRE ON A LINE di Cuocolo/Bosetti.
Nessun riadattamento pensato per far fronte all’emergenza, nessun contenuto pensato ad hoc per questo scenario cosi incerto e complesso: semplicemente uno spettacolo dal vivo. Si riprende a far teatro, a far lavorare le persone, a portare avanti progetti, ad accogliere proposte.
In THEATRE ON A LINE l’attrice Roberta Bosetti interagisce attraverso il telefono – lo spettacolo avviene per telefono – con un singolo spettatore.THEATRE ON A LINE è disponibile in italiano, in inglese e si sta ultimando la versione francese.
Uno spettacolo che si svolge al telefono.
È sull’intimità: un’intimità con degli sconosciuti; è sulle mappe, le mappe del desiderio, le mappe di possibili incontri, mappe immaginarie per incontri immaginari. È sulle storie che potremmo raccontare e su quelle che altri ci racconteranno. È sull’essere connessi, sull’essere in linea, la linea che muove, le linee telefoniche, le linee telefoniche dedicate al teatro. È sul teatro in linea, sul teatro sospeso su una linea, la linea sottile che divide realtà e finzione
Lo spettatore da casa acquista on line il biglietto. Prenota giorno e ora indicando la lingua richiesta italiano o inglese o francese. Riceverà subito dopo un numero di telefono e una password. Alla data e orario stabiliti chiamerà il numero e, verificata la password, sarà messo in comunicazione con l’attrice, per un tempo variabile tra 15 minuti e mezz’ora. Dieci chiamate al giorno. Lo spettatore potrà scegliere, al momento della prenotazione data e orario all’interno di fasce stabilite.Le chiamate potranno essere effettuate dall’Italia e dall’estero: uno spettacolo teatrale cui si potrà partecipare da qualsiasi posto nel mondo.
Ogni telefonata sarà necessariamente diversa dalle altre perché interattiva, ma tutte saranno sostenute da un testo multiplo che si interroga sulla natura dell’esperienza teatrale e sul rapporto possibile che l’attore può creare col proprio spettatore.
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