(7.6.20) Il 21 giugno, solstizio d’estate, camminiamo tutti insieme

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(7.6.2020) Il 21 giugno è solstizio d’estate: è un buon giorno per mettersi in gioco. Il solstizio segna la transizione stagionale e ci sta che possa essere l’opportunità per rilanciare le nostre migliori energie pensando ad un riavvio del Paese e non solo una ripartenza. In quella giornata è attesa anche un’eclissi anulare di sole, cogliamolo come un segnale per marcare un passaggio dal buio del lockdown alla luce di un futuro in cui si auspica un salto di qualità sostenibile e al contempo dirompente. In quel giorno Repubblica Nomade promuove l’iniziativa #21giugnoincammino :  “una giornata dedicata al camminare, per riprendere il movimento dei corpi, delle menti, dei cuori, per rimettere in circolo, dopo questa lunga pausa forzata, le nostre migliori energie”. Ecco, qui sotto, come la presenta Antonio Moresco, scrittore e camminatore tenace, importante il suo diario di viaggio “Stella d’Italia. A piedi per ricucire il Paese” in cui il cammino si rivela gesto poetico (e politico). 

Quest’anno, a causa dell’emergenza virale che ci ha costretti all’isolamento, tutti i nostri progetti di cammini sono stati annullati. Siamo stati dei camminatori fermi. Per alcuni mesi ciascuno di noi ha camminato al massimo per conto proprio, da solo, tra le pareti della propria casa, come una bestia in gabbia, oppure per andare a fare la spesa, o nelle stradine e nei vicoli della propria città o del proprio paese, di notte, oppure lungo strade bianche e sentieri, se aveva la fortuna di abitare in campagna.

E’ venuto il momento di riprendere il movimento, di non essere più soltanto dei camminatori solitari o immobili. Per questo, in attesa di poter ricominciare la pratica dei nostri cammini collettivi, che comportano una grande vicinanza e promiscuità, proponiamo un grande cammino dalle caratteristiche inedite.

Domenica 21 giugno ognuno di noi, da solo o in piccoli gruppi, farà un cammino di un giorno, nel posto dove si trova o nelle sue vicinanze, su itinerario da lei o da lui liberamente scelto, mettendo in comune con tutti gli altri, l’esperienza di questo cammino sincrono attraverso immagini e testimonianze.

Ci piacerebbe che questo non fosse solo un gesto di chi partecipa ai cammini della nostra piccola Repubblica Nomade ma di un numero molto più esteso di camminatori, organizzati in altre e diverse associazioni di ogni genere e tipo ma anche solitari, che quel giorno avvenisse nel nostro Paese una cosa nuova che desse il segnale del bisogno, del desiderio di un nuovo cammino e di una nuova vita, perché dopo quanto è successo, dopo la messa in luce di tutta l’inadeguatezza, sproporzione e follia delle strutture economiche, politiche e culturali su cui si fondano le nostre esistenze, e di fronte alle nuove sfide epocali e di specie legate ai cambiamenti climatici in atto, è evidente che non si tratta di tornare a una simile normalità ma che è tutto da ripensare e da reinventare.

Un gran numero di camminatori, molti dei quali non si conoscono tra di loro, che nello stesso giorno, nelle stesse ore, compiono lo stesso gesto umano primordiale e futuro, mossi dallo stesso sentimento e dallo stesso sogno. Sarebbe un bel modo di ricominciare. Facciamo appello a tutti coloro che avevano coltivato in cuor loro lo stesso pensiero o che sono sensibili a questa proposta, per unire in modo egualitario le forze e compiere insieme questo gesto resurrettivo. Facciamo appello ai mezzi di comunicazione perché ne diano notizia creando moltiplicazione e perché la seguano via via nelle sue articolazioni e ne rendano testimonianza.

(Antonio Moresco)

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