CONVERSIONE DELL’ITALIA IN UN MULTI-COVID-FREE SPOT

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Questa proposta di riavvio è un capovolgimento totale del punto di vista del problema. L’idea è quella di proteggere i più vulnerabili prima che si ammalino di covid, offrendo loro (lo Stato, quindi tutti noi) una lunga “vacanza” in una delle nostre (italiane) bellissime strutture delle nostre bellissime locations riconvertita a “COVID-FREE ZONE”.

Il costo di un soggiorno turistico è nettamente inferiore a quello di una degenza ospedaliera e comunque la durata dipenderà dal tempo necessario ai loro famigliari/conviventi per diventare immuni. Il resto della popolazione (98-99%) continuerà a fare quello che ha sempre fatto (con mascherina e guanti), dopo, nel caso, aver superato la malattia spesso asintomatica (noti ormai da 3 mesi i valori della mortalità).
Quindi tutte le strutture alberghiere, agriturismi, b&b, pensioni ecc. dovranno essere riconvertite per accogliere gli anziani e i vulnerabili di tutto il mondo e, naturalmente, dei nostri concittadini che ne facciano richiesta, in un ambiente assolutamente protetto da rischi di contagio covid: vi lavoreranno persone già immuni, con mascherina e guanti, misura temperatura ogni inizio turno, accessi consentiti dopo quarantena, ecc. Le strutture dovranno calcolare un prezzo medio distribuito nell’arco di un tempo lungo (e quindi non quello dell’alta stagione!). In queste strutture saranno attivati corsi LLL (Lifelong Lifewide Learning) di ogni tipo (oltre alla “animazione” di base), specie tecnologici (per esempio l’uso della tecnologia per mandare/fare foto, video, messaggi, mail, pratiche online, ecc).
Per quanto riguarda poi l’innovazione dei settori produttivo, trasporti e energia, questa va avviata fin da subito quindi incentivando l’utilizzo di energia sostenibile al fine dell’abbattimento di emissione di particolato (vista l’ormai scientificamente provata responsabilità nell’aggravamento dei sintomi e degli esiti del covid e non solo del covid), promuovendo lo sviluppo di un’agricoltura toxic-free, ecc. attuando le tante proposte fatte dai cittadini e dalle loro associazioni, in buone pratiche come NonSprecare, Autosufficienza , ecc.
Ultima ipotesi: se la riconversione non viene fatta dallo Stato, allora si segua l’esempio della Svizzera dove è fatta dai privati (a prezzi stellari), magari in Italia è possibile contenere i costi e vuoi mettere la varietà delle località turistiche italiane a partire da Maggio con quelle svizzere?

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