È un progetto no profit, organizzato e diretto interamente da volontari, per condividere informazioni utili e verificate sull’evento di Coronavirus diffusosi in Italia nel 2020.
Si definiscono “civic hacker”, non solo esperti di codice ma persone che intendono qualificare il loro potenziale di cittadini attivi. Nel progetto vi sono impegnati programmatori informatici, designer, data scientist, comunicatori, giornalisti, organizzatori civici, imprenditori e anche dipendenti pubblici. Lo scopo è quello di verificare, aggregare ed etichettare segnalazioni di varia natura, al fine di mettere in contatto richieste di aiuto e offerte di beni e servizi. Vengono inoltre raccolte e pubblicate iniziative solidali, culturali e dirette a promuovere ed implementare telelavoro e didattica a distanza. Raccolgono normative, direttive istituzionali e dati, senza in alcun modo sostituirsi a fonti istituzionali di informazione.
(segnalato da Saverio Massaro)
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