Dal 2016 ProPositivo con il Festival della Resilienza – a Macomer e in alcuni luoghi del Marghine, in provincia di Nuoro – ha iniziato un progetto di valorizzazione degli spazi urbani, pubblici e privati, attraverso la street art. Da una parte l’obiettivo è quello di lavorare sull’identità locale nell’era globale, trovando i punti di contatto o allontanamento tra tradizione e innovazione, tra emigrazione e immigrazione, tra passato e futuro. Dall’altra di impreziosire la città e di stimolare il senso estetico e critico della comunità. Questa prima esperienza ha portato alla realizzazione di 4 interventi di artisti regionali, di cui un’opera collettiva con il coinvolgimento di un gruppo di amatori locali. Nel 2017 il processo creativo ha preso avvio dalla ricerca e raccolta delle storie, dei racconti, dei timori e delle tradizioni delle comunità locali, arrivando a generare una serie di 12 opere su edifici di Macomer dove hanno trovato raffigurazione elementi del tappeto sardo, la figura del pastore, i nuraghi, i simboli leggendari ed etnografici, la storia dell’industrializzazione e delle sue controversie.
Per l’edizione 2018 del Festival della Resilienza, ProPositivo lancia un concorso internazionale di street art . Di fronte allo spopolamento e alla crisi economica in atto, ProPositivo risponde mettendo a sistema risorse e competenze interne ed esterne al territorio, sviluppando una serie di attività volte ad arricchire il contesto con interventi di formazione, cittadinanza attiva, integrazione e arte partecipativa. Alla “chiamata ai pennelli” del 2018 hanno risposto 56 artisti professionisti da 20 paesi del mondo, sparsi su 4 continenti. Oggi Macomer ospita 24 opere accessibili attraverso una mappa geolocalizzata su propositivo.eu.
Nel 2019 le iniziative artistiche sono uscite fuori dai confini comunali, coinvolgendo anche i Licei e le Università della regione, e realizzando un progetto volto a coinvolgere una narrazione comune tra i 10 comuni del Marghine. Ad oggi, negli ultimi 3 anni, ProPositivo e il Festival della Resilienza hanno disseminato oltre 30 opere.
In tale ottica, in continuità con il percorso avviato, il progetto ha l’obiettivo di arricchire il processo di valorizzazione e caratterizzazione del contesto urbano con interventi utili a creare una nuova narrazione visiva del territorio, attenta ad esaltarne il patrimonio sociale, ambientale e culturale. Un progetto che nella sua ampiezza diventa tassello fondamentale per raggiungere l’obiettivo di “Trasformare la crisi in opportunità” a Macomer e nel Marghine.
ProPositivo ha sviluppato una rete di partner nel settore artistico-culturale dislocati a livello regionale e nazionale, intorno all’idea di creare un circuito tra le diverse comunità̀ e far crescere il legame tra street-art e sviluppo territoriale. A tal fine per il Festival 2019, sono state invitate due importanti realtà sarde quali, hOMe di Cagliari e Non solo Murales di San Gavino Monreale, impegnate nello sviluppo di proposte culturali. Con esse è stato organizzato un “combattimento” (Sa Gherra), si è trattato in realtà di un incontro, dove gli artisti hanno lavorato a gruppi su tre muri di palazzine adiacenti, trasformando il volto dell’intera piazza, diventando così luogo di aggregazione, scenario nuovo adatto ad accogliere proposte che agevolino l’interazione e sviluppo di progetti artistici/comunitari. La nuova piazza è stata inaugurata con musica dal vivo e con una grande cena sociale offerta da ProPositivo agli abitanti del quartiere e a tutta la comunità, la quale ha contribuito con grande solidarietà all’esecuzione delle opere, offrendo gratuitamente alimenti, manodopera o attrezzature tecniche come ponteggi e impalcature.
In risposta alla pandemia e alla crisi globale, l’edizione del Festival della Resilienza 2020 si è data una struttura ad alveare (casiddu in sardo), partendo dal digitale per poi proiettarsi nello spazio fisico con la riapertura del Paese. In tale ottica ProPositivo lancia “Oltre il muro”, la terza edizione del contest internazionale di street art, rivolta a muralisti e per quest’anno, con una sezione dedicata, anche a illustratori da tutto il mondo.
foto Ilaria Giorgi
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