Si tratta dell’idea per realizzare un geo-database per l’innovazione tecnologica e la ricerca, una piattaforma dinamica georeferenziata per mettere a sistema le risorse tecnologiche esistenti, mappandole e creando una tassonomia che faciliti l’interazione e la condivisione delle idee nascoste nelle miniere dell’innovazione.
1° fase: censimento dei “giacimenti tecnologici”, dai centri di ricerca alle imprese.
Individuare competenze e risorse strutturali, possibili applicazioni, domanda e offerta di interazione e collaborazione.
2° fase: pubblicazione open data e mappa contenente le informazioni sulle risorse esistenti e sul fabbisogno di tecnologia.
Contenuti del database:
– localizzazione e caratterizzazione di strutture e laboratori
– ambito di riferimento
– risorse umane (competenze dei singoli e dei gruppi di lavoro)
– risorse strumentali: strutture, apparecchiature, macchinari, sistemi ecc.
– prodotti, formule, tecnologie sviluppate
– possibili applicazioni
– brevetti
– licenze creative commons
-open source
– ricerche e progetti in corso
– domanda e offerta di sistemi innovativi, apparecchiature, materiali, molecole, idee…
(Nadia Bongiovanni)
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