Governo Draghi. C’era una volta Conte.

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C’era una volta il governo Giuseppe Conte.

Qual è la strategia del “governo dei migliori”, come è stato battezzato dai media, oggi, il nuovo governo Draghi. Per “strategia” intendo “la risposta ai cambiamenti di scenario”.

Che cosa è cambiato dunque nello scenario? Capisco che questa mia analisi, fondata sulla curiosità di capire perchè siamo passati a un nuovo governo, sia una possibile interpretazione. La verità non esiste, ci possiamo avvicinare alla “realtà”, che resta inafferrabile e distante.

Queste sono le mie premesse, per facilitarvi la lettura dei miei commenti, conoscendo quindi da quali punti del “sistema” io sia partito.

Scenario

Vedo tre aspetti chiaramente:

1. il “tesoro, di oltre 200 miliardi assegnato all’Italia, verrà gestito da persone e poteri diversi da quelli che l’hanno generato. Questo è il punto di partenza del razionale che esporrò. L’attore che ha giocato in prima persona è stato Renzi, che ha messo la sua faccia. Renzi ha agito in proprio o per conto terzi? Com’è formata questa lobby di poteri? Chi sono le persone chiave?

Una prima risposta è semplice: sicuramente la lobby della finanza con i propri “sodali”, che a oggi è il potere più importante a livello mondiale, almeno nel sistema occidentale, essendo l’EST, e penso a Cina, India e Russia, un sistema che non ha gli stessi canoni del mondo occidentale. Draghi la rappresenta e la garantisce, vista la sua esperienza, competenza e riconoscimento da parte della finanza e non solo finanza.

Una seconda risposta è altrettanto semplice: la lobby politica con i propri sodali, che ora include: Berluscon e Forza Italia, Salvini e la Lega, Renzi ed Italia viva. E poi ci sono i due partiti chiave del governo Conte: Zingaretti ed il PD, Crimi e il Movimento cinque stelle. Ossia tutti o quasi: Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, a parole, hanno dichiarato un NO a Draghi; subito dopo, addolcito, è diventato un “forse, astensione”. I partiti sono dunque nella partita del “tesoro”.

Ci sono poi i “tecnici” per affrontare alcune problematiche e soluzioni a titoli economici e tecnologici: sono ministri alcuni noti, anzi notissimi personaggi, come Colao e Cingolani; altri meno noti appartengono alla cerchia nota soprattutto a Draghi e si occuperanno di indirizzare, valutare e fare strategie e operazioni economiche-finanziarie.

2. Il leader “Draghi”. Non esprimo alcun commento. E’ così noto e apprezzato che il giornalista Travaglio, scrive, dopo il suo nome “sempre sia lodato”.

3. Ecumenismo. Uso questa parola di origine ecclesiale per significare l’inclusione di interessi e di bilanciamenti nella composizione ed assegnazione d’incarichi nel Governo. In nome dell’unione (ecumenica per l’appunto) si passa sopra a domande piuttosto difficili; ne cito alcune:

  • dove sono i 49 milioni di euro che la Lega ha sottratto, violando alcune leggi?
  • come può il M5S condividere la guida dello Stato con la Lega? Visto che si sono prima legati, poi divisi, poi, oggi, di nuovo insieme ?
  • Renzi ha ricevuto un Ministero e ha guidato l’azione di estromissione del governo Conte, pur contando, forse, un 2% di voti nel Paese. Con quali criterio, visto il suo 2%?
  • Berlusconi, estromesso, condannato dai tribunali italiani, in caduta libera come percentuale di voti ricevuti, ha tre posizioni di Ministr*.

Mi fermo qui per due annotazioni:

  • la “democrazia” ha oltre 200 anni di vita e mostra la sua età; il pianeta Terra è devastato se guardo l’ambiente, le guerre in una cinquantina di stati su quasi 200 che mettono centinaia di milioni di persone al rischio di morte e di fame, la diseguaglianza economica tra Paesi e persone che è enorme, la povertà estesa a circa la metà degli 8 miliardi di popolazione mondiale che è un atto d’accusa insopportabile. L’agenda ONU 2030 lo spiega meglio e indica linee di soluzione se i 200 Paesi e gli 8 miliardi di persone agiranno per applicare le soluzioni. L’UE continua a spostare in avanti la data della “riscossa europea” per diventare sostenibile;
  • si fa il fuoco con la legna di cui si dispone: questo motto ha pur sempre una sua ragion d’essere e l’umanità sembra aver seguito questo principio da sempre, con alti e bassi; la politica, in senso lato, ha sempre cercato ciò che viene comunemente detto “compromesso”, la via per creare il governo e perseguire il bene comune.

Da qualche anno si è usata l’affermazione “turarsi il naso” per accettare qualunque tipo di compromesso.

Miglior futuro possibile

 Per progettare un futuro diverso, che affronti i problemi impellenti e ad alto rischio di sopravvivenza, potremmo partire dalle sfide, anche di medio e lungo termine, e non solo da un numero limitato, manipolato e spesso ininfluente, di problemi.

Abbiamo un efficace documento ONU, l’agenda 2030, che struttura i problemi in 17 capitoli.

Qui vorrei portare in evidenza due titoli che toccano la mia sensibilità e che sono già oggi SFIDE molto rilevanti per la sopravvivenza degli umani.

Si tratta della:

  • sfida BIOLOGICA: attraverso la tecnologia denominata CRISPR-CAS9, siamo in grado di replicare la vita, con effetti positivi come la cura di malattie, oggi non coperte da protocolli e farmaci, ed anche di trasmettere alle generazioni future, attraverso il DNA modificato sinteticamente, un “umano” diverso, imprevedibile, costruibile a misura; non è fantascienza, è scienza, oggi già in azione;
  • sfida della SOSTENIBILITA’, che non è solo ambientale, e oggi è sempre più sociale e economica; l’economia circolare è una soluzione. Intanto che ce lo raccontiamo e progettiamo le soluzioni, il fenomeno avanza e ci minaccia, oramai direttamente in tutto il mondo.

Sento già arrivare le obiezioni e la prima è davvero impegnativa:

  • non possiamo limitare le nostre azioni a queste due sfide perchè il “sistema” non dipende solo da loro: il tuo affermare “ pensiamo per sistemi” è subito disatteso con questa tua semplificazione;

Anche la seconda obiezione è pesante:

  • la sfida biologica è capita solo da una piccolissima parte della popolazione mondiale, meno dell’1%?, e forse si manifesterà dopo il 2100, perchè mai preoccuparsene oggi?

Trascuro altre obiezioni, più triviali, come “abbiamo sempre fatto così, perchè mai dovremmo cambiare il sistema democratico”?

Che cosa fare ?

Le obiezioni non sono affatto banali e non sono affatto fuori tema. Esse ci propongono un approccio diverso, che provo a spiegare con una domanda: possiamo pensare e progettare un miglior futuro possibile?

La mia risposta, direte voi, è scontata! Sì, è possibile e potrebbe essere in primis un cambio di paradigma:

  • facciamo in modo, subito(in una o due generazioni) , di alzare il livello di istruzione dei giovani;
  • progettiamo e attuiamo un cambio dei consumi, meno materiali, più immateriali,
  • agiamo sul ripristino di condizioni di sostenibilità (ambientali, sociali e economiche)
  • promuoviamo una consapevolezza “spirituale” con cui ridurre le diseguaglianze e valorizzare le relazioni umane.

Capisco che l’asticella sia piuttosto alta. Le sfide si affrontano, a parer mio, con la contribuzione di tanti e poi di tutti. Mi piace molto l’espressione sudafricana “ubuntu” che vuol dire: gli altri esistono, dunque io esist

Scegli la tua Reazione!
  • mi stavo chiedendo sull’immagine che hai scelto: è una deriva dei continenti? E poi una considerazione: aver fatto quel Ministero alla Transizione Ecologica e affidarlo all’esperto di Robotica Roberto Cingolani invece che ad Enrico Giovannini (che hanno comunque premiato con il Ministero alle Infrastrutture) uno dei maggiori esperti di sviluppo sostenibile, è quanto meno strano, no?

  • L’immagine è una opera di un artista turco di nome RAFIK ANADOL (vedi questo suo intervento al TED: https://www.ted.com/talks/refik_anadol_art_in_the_age_of_machine_intelligence). Rafik è raccontato qui: https://aiartists.org/refik-anadol; egli usa l’intelligenza artificiale per creare opere d’arte.
    Con l’immagine che ho pubblicato volevo esprimere due cose:
    – la forma, incomprensibile ai più, della complessità del momento storico che viviamo; 
    – la presenza di una donna che osserva, per significare che il “femminile” è nel quadro d’insieme dell’osservare e del guardare: lo sguardo influenza la realtà.

  • A proposito del ministero della TRANSIZIONE ECOLOGICA.
    Cingolani è riconosciuto come rappresentante della scienza, un integratore dello “sguardo” atomico (la vista della materialità: Cingolani è stato uno dei primi scienziati/ricercatori che ha sviluppato applicazioni della nanotecnologia; ha fondato il gruppo di nanotecnologie a Lecce, credo negli anni novanta) con lo sguardo al “bit”, espressione del mondo digitale.
    Giovannini. Sin dall’inizio di ASVIS partecipo al gruppo di lavoro numero 9 che si occupa di Infrastrutture, Ricerca& Sviluppo e Innovazione, in quanto socio di Stati Generali dell’Innovazione che tu ben conosci. Giovannini è oggi riconosciuto come ambasciatore e promotore dell’agenda ONU 2030 e della sostenibilità. 
    Penso che Draghi abbia scelto Cingolani per il suo ruolo e presenza in Italia come ricercatore scientifico e direttore scientifico di IEE di Genova. Il fascino della Tecnologia!

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