Progetto di net art avviato durante i giorni di confinamento, per costruire una comunità virtuale attorno a un semplice gesto e tradotto con un simbolo fatto di pane.
Il progetto è nato fisicamente nel 2016 come come dispositivo artistico itinerante con lo scopo di fare incontrare residenti e nuovi arrivati in città. Il progetto è stato poi ospitato da diverse formazioni e musei e durante il confinamento è diventato un luogo virtuale aperto alla partecipazione e condivisione.
LA CASA DEL PANE WEB PROJECT a cura di Dimora Oz
Il progetto di net-art di Gandolfo Gabriele David apre un contest a tutte le persone che in questo momento stanno vivendo l’esperienza del confinamento domestico per la pandemia di COVID-19. Il progetto invita alla realizzazione di simboli di pane come esercizio di augurio e rinascita, da documentare e poi condividere sui social. Il pane, elemento simbolico per eccellenza, nutrimento del corpo e dello spirito, metafora di vita, prende forma sul web all’interno di una grande casa che connette ambienti e persone che partecipano al progetto.
COME SI PARTECIPA
Singoli, famiglie e gruppi di qualsiasi età, sesso e nazionalità possono partecipare al progetto secondo delle semplicissime istruzioni:
• con acqua e farina impasta il pane
• scegli il simbolo che vuoi rappresentare col pane
• crea la forma del simbolo col pane o incidi il simbolo su una forma di pane. Sei libero di decorare e colorare a piacimento per rendere più evidente il simbolo che vuoi rappresentare.
• dopo aver infornato il pane, documenta con una foto o un video il risultato finale.
• pubblica il tuo simbolo di pane su instagram e/o facebook inserendo l’hashtag #lacasadelpaneweb
• dopo averlo condiviso virtualmente, condividilo con chi ti sta accanto
La Casa del Pane, negli anni e nelle sue varie edizioni, si è configurata come un dispositivo itinerante e aggregativo tramite percorsi di arte partecipativa incentrati sulla panificazione. Le persone sono state coinvolte attraverso numerosi laboratori dove mondi e culture differenti si sono uniti grazie alla creazione di installazioni artistiche. Il pane è un patrimonio globale che racchiude bisogni e tradizioni; La Casa del Pane ha espresso e articolato attraverso il pane simboli afferenti a varie culture e religioni in una dimensione sincretica capace di restituire momenti di reale condivisione.
Dice l’artista: “ In un tempo dove il distanziamento sociale ha creato un solco profondo nella vita e nella condivisione fra gli esseri umani, ho immaginato un’edizione de La Casa del Pane come ponte e legame di espressioni individuali, capace di ampliare e rafforzare il senso della collettività, della grande famiglia universale che va al di là di localismi e confini nazionali. Una Casa del Pane fatta di tante case che si aprono e comunicano. Non più la casa come luogo in cui chiudersi, ma la casa come un luogo che supera, attraverso la condivisione (virtuale) del pane, i limiti fisici a cui sono costrette le esistenze, trovando in un semplice gesto la forza di esprimere una dimensione di speranza.”
Il progetto nato in Sicilia, a Salemi, città degli altari di pane, ha raggiunto diverse città ed è stato ospitato da diversi musei e fondazioni, tra cui Museo Riso di Palermo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e Mucem di Marsiglia.
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