Ognuno è invitato a realizzare con i propri mezzi e il proprio linguaggio il proprio video racconto, uniremo insieme i frammenti dando forma al film partecipato.
Nasce dalla voce e dal racconto condiviso l’idea di un film partecipato sui Borghi d’Italia, un affresco, un paesaggio umano, che sfugge alla cristallizzazione estetizzante della cartolina per far vibrare storia e storie grazie allo sguardo e all’approccio dei protagonisti coautori del film.
Sempre in ascolto, pronti a intercettare vibrazioni, captiamo voci da ClubHouse – il nuovo social vocale che, partito nella primavera del 2020 dagli Stati Uniti, sta riunendo il mondo in conversazioni tematiche trasversali e orizzontali. Da una “stanza” nel club CulturaItalia intorno al tema dei Borghi si riuniscono, si sommano, anzi si fondono moltiplicandosi, voci, ricordi e riflessioni sulla storia, sul passato, sull’identità, dunque su un futuro possibile da costruire con consapevolezza.
Da qui l’idea di sperimentare, relazionandoci con il linguaggio “orale”, libero e evocativo, suggerito da questo nuovo strumento social e immaginare come dare forma e immagine al mosaico composito di questa Italia di Borghi. Pensare questo film come un paesaggio umano, in cui ogni racconto – proposto e realizzato dai protagonisti stessi delle storie, autori del loro proprio sguardo sul borgo scelto – si accosterà ad altri racconti, diversi e confluenti nel medesimo affresco che vedremo formarsi come un quadro puntinista. Ogni storia un colore, ma tutti insieme i punti formeranno l’immagine. E forse, andando a guardare, sarà un immenso frattale in cui ogni punto sarà simbolo del tutto, frammento di una voce corale, in cui ognuno avrà mantenuto il suo timbro e la sua tonalità per esprimere un’armonia comune.
Ora l’idea di questo film partecipato, nata da Enzo Aronica e fatta crescere animando con lui riflessioni e conversazioni nella room dedicata, a cadenza settimanale, nel club CulturaItalia in ClubHouse, si sposta nel piano delle azioni.
Dai vostri suggerimenti, e con voi, individueremo i borghi, le storie e soprattutto le persone espressione di quelle storie, abitanti di quei borghi o testimoni di momenti particolari ma anche assolutamente quotidiani, che racconteranno offrendo il proprio sguardo e la propria voce, filmando loro stessi il loro punto di vista, la loro storia, il loro frammento di questo affresco.
Non attori che seguano un copione quindi ma testimoni, narratori, custodi e interpreti di una quotidianità che è identità di un luogo e di una società.
Ognuno con i propri mezzi e il proprio linguaggio verrà invitato a realizzare e a inviare il proprio filmato che monteremo per realizzare il film partecipato.
È stato interessante far partire il progetto lasciando fermentare e crescere la voglia fino a esprimersi in necessità di far vibrare, raccontare e valorizzare l’identità complessa e multiforme del Paese e delle anime che lo compongono.
Molte voci, molti sguardi, non solo per descrivere la situazione esistente ma per proiettare l’esperienza dal ricordo di storie passate al progetto di nuove storie da avviare.
Molti gli aspetti che già dai primi confronti stanno emergendo con profonde implicazioni sociali, e ci piace pensare che intorno al film progetti concreti e fertili stiano già nascendo.
E così come nel film vedremo giustapporsi frammenti di racconto di autori/protagonisti diversi per un affresco comune, lascio a Enzo ora proseguire questo breve testo che dia l’idea del progetto che andiamo a cominciare, anche grazie alla sua grande esperienza di cinema del reale.
Immaginando queste righe come un cadavre exquis, gli lascio le parole da cui continuare, sapendo che lui ne lascerà altre con cui vi invitiamo a continuare con noi questo viaggio.
“Grazie, Gaia.
Raccontare la realtà è sempre stato per me un compito delicato ma estremamente entusiasmante. Ho imparato sul campo l’imprescindibile responsabilità nell’usare un linguaggio potente quale quello audiovisivo per rappresentare la vita reale intorno a me. La pratica del film partecipato, in questa particolare occasione, è la formula magica per trasformare il nostro sguardo da attore a spettatore, spostandolo verso quell’osservazione partecipante che è fondamento di ogni narrazione dell’uomo da parte dell’uomo, e così facendo cedere il timone della visione ai veri protagonisti della vita quotidiana dei nostri amati borghi. Sarà un po’ come esserci senza esserci: in una prima fase, quali ambasciatori di questo progetto, inviteremo al racconto, stimoleremo la scelta, supporteremo il corretto uso del mezzo tecnico, sia esso una telecamera, una macchina fotografica o un cellulare; la seconda fase coinciderà invece con la ricomposizione della geografia del pensiero raccolto lungo questo viaggio, nella costruzione di un unico racconto finale a più voci ma anche di un piccolo sciame di singoli luoghi che narrano se stessi, autonomamente.
Nello spazio e nel tempo, alla fine, questo progetto avrà scambiato il nostro sguardo con quello di quanti, come me, come noi, amano guardare la realtà perché è l’unico modo per vederla.”
E ora a voi, raggiungeteci e aggiungete la vostra voce a questo racconto corale, unitevi al gruppo e partecipate al forum.
Gaia Riposati e Enzo Aronica
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Ciao! Io ci sono
@eleonora-sandrelli Benvenuta Eleonora.
Ciao! Dovrò imparare ad usare questa piattaforma 🤪 ma intanto è bello esserci
@eleonora-sandrelli benvenuta
Eccomi! Grazie @gaia e @massimo
Ciao a tutti,
Sono un formatore al turismo responsabile e un operatore culturale e turistico.
Quest’estate andando a trovare un’amica nel bellissimo borgo di Premilcuore, sulle colline forlivesi, ho potuto incontrare gli abitanti presso il Ponte Nuovo (Romano) e le Grotte Urlanti.
Fra queste persone, me n’è stata presentata una in particolare che ha una bellissima storia da raccontare fatta di amore e dedizione al proprio luogo.
Mi è subito venuto in mente che sarebbe interessante fare una videointervista a questo signore incontrandolo proprio nella sua casa e nei luoghi antistanti pieni di fascino, solo che non avevo ancora messo a punto una strategia per potere realizzarlo.
Credo che “La voce dei Borghi” potrebbe essere il contenitore giusto.
Quindi a presto!
Un saluto
Giorgio Gatta