L’Arcadia Felix della Cava Fabretti

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A poche decine di metri dall’Appia Antica, c’è un luogo importante per Roma, è un ecosistema naturale, minerario, che rivela l’impronta dell’eruzione vulcanica di 200.000 anni fa del Vulcano Laziale.
E’ la “Cava Fabretti”, anche detta “Arcadia Felix” da Marsilio Fabretti nello spirito del suo antenato, fondatore d’Arcadia Raffaele Fabretti (Urbino 1618- Roma 1700) che potremmo definire primo soprintendente dell’Appia Antica, in quanto Principe delle romane antichità quando era consigliere di Papa Alessandro VII e utilizzatore della leucite (il “sampietrino”) per lastricare la piazza vaticana, nella funzione di Canonico di San Pietro. Raffaele Fabretti è all’origine del movimento dell’Arcadia, quando seguì da vicino il cenacolo scientifico-poetico sorto a Roma intorno a Cristina di Svezia, da cui ebbe poi sviluppo l’Arcadia.
Questa tenuta estesa per una decina di ettari, da Via di Tor Carbone fino alla Villa dei Quintili al V miglio dell’Appia Antica, è, appunto, a 5 km. dal Foro Romano. La sua unicità è data, oltre che dal valore ecosistemico, dall’impronta di archeologia industriale che appare, con un’imponenza piranesiana, dalle rovine degli impianti per lo scavo di pozzolana e l’estrazione di leucite. Un altro aspetto peculiare è reso dall’accessibilità, visto che il suo cancello è a pochi metri dalla fermata del bus 765 che fa capolinea alla MetroA-Arco di Travertino e alla MetroB-Laurentina.
Il progetto “Arcadia Felix-Cava Fabretti” prevede di creare un polo polivalente connesso al sistema “Parco Archeologico dell’Appia Antica” di cui potrebbe costituire la “Porta del Parco” come già indicato nel “Piano di Assetto Regionale” (già adottato nel 2002).
La grande platea della cava nuova si presterebbe come anfiteatro a eventi en plein air. Dalla cava nuova si diparte anche il complesso industriale del sanpietrino, che potrebbe diventare un Museo-Laboratorio, con Auditorium collocato nella galleria grande, per arrivare a collegarsi all’edificio ricettivo fronte strada di 3.000 mq. (su Via Tor Carbone ci sono due fermate del bus 765, in prossimità dei cancelli di ingresso su strada, che congiungono le due linee metro A e B). Peculiuare il sistema di gallerie ipogee con un piazzale di luce in quota di 22 metri sotto la quota campagna originaria. Nella campagna c’è una possibile area parcheggio di 20.000 mq. tra gli ulivi.
Tra le attività previste si evidenziano:
– Museo-Laboratorio del Sanpietrino (utilizzato per pavimentare le Piazze del Colosseo e di San Pietro, Via dei Fori, Via della Conciliazione, Piazza del Popolo, ecc.);
– Creazione di sentieri di collegamento pedonale e ciclabile della cava alla vicina Via Appia Antica,e piantumazione di arboreto sperimentale denominabile “Bosco Parrasio” dell’Arcadia;
– Istituzione di un Centro internazionale di studi e pratiche didattiche per la prevenzione sanitaria e la cura naturale delle malattie del sovrappeso secondo l’alimentazione naturale e tradizionale (“Salus per aquam et frugi fructus in Arcadia Felix”);
– Istituzione di un Centro Studi della Fondazione Giorgio e Raffaele Fabretti, basata sulle attività di studio che seguono le linee di pensiero ispirate al magistero seicentesco di Raffaele Fabretti già impegnato nell’elaborazione degli statuti dell’Accademia Reale di Scienze per Cristina di Svezia e l’Accademia dell’Arcadia.
Istituzione di un Centro di Ricerca sulla Innovazione Adattiva e la Resilienza Urbana curato da Urban Experience, con un archivio sul Performing Media per l’Innovazione Culturale e Sociale;
– Teatro all’aperto nel Bosco Parrasio per attività performative e musicali;
– Pascolo libero di specie animali domestiche (pecore, capre, cavalli, galline, ecc.) funzionali ad attività pedagogiche e per la pet therapy;
– Ostelleria, con attività ricettiva con camere, ristorante, palestre per attività ginniche;
“Porta del Parco” base di partenza per escursioni nel Parco Archeologico e quello Naturalistico dell’Appia antica.

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