MANBOT è una startup italiana che si occupa della progettazione, della costruzione e della diffusione di robot sociali antropomorfi dedicati all’assistenza di persone anziane affette da patologie neuro-degenerative e disturbi della memoria.
Il primo modello, soprannominato dal team Jerry Manbot, è stato presentato al pubblico a ottobre 2019 in occasione di Maker Faire Rome – The European Edition.
La ricerca alla base della nascita del progetto individua nel decremento demografico e nell’aumento dell’eta media della popolazione a livello globale le ragioni principali per adoperarsi nella realizzazione di robot sociali in grado di monitorare le condizioni di salute degli anziani e stimolare un continuo dialogo che permetta di rallentare gli effetti negativi dell’isolamento sul cervello umano.
La scelta di una forma umanoide per l’interazione con i pazienti è basata sugli studi che si occupano di fenomeni quali pareidolia ed empatia, percezioni che tendono ad avvicinare a questo tipo di tecnologia anche gli esseri umani più distanti per questioni anagrafiche.
Obiettivo finale del progetto è la diffusione di robot sociali su larga scala, in grado di lenire parzialmente gli effetti negativi della solitudine sul comportamento e sulla degenerazione cellulare del cervello degli anziani, partendo dagli esempi di alcune società nelle quali il fenomeno di isolamento, in special modo nei soggetti facenti parte di famiglie mononucleari, è evidente e conclamato, come quella Giapponese.
Inoltre, la raccolta di dati su un rilevante campione di soggetti ultrasettantenni, permetterà lo studio e lo sviluppo di terapie conversazionali più mirate ed efficaci nel contrasto delle patologie neurodegenerative e dei disturbi della memoria.
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Attualmente disponiamo di un prototipo stampato in 3D con funzioni basiche: muove occhi, bocca e testa ed è in grado di riprodurre file audio mimando la conversazione con il movimento delle labbra.
Collegato a strumenti come smartphone e tablet garantisce l’interattività che puntiamo a inglobare tramite una sistema simile a un assistente vocale, che girerà presumibilmente su Raspberry.
Ora siamo in fase di riprogettazione meccanica ed estetica, il modello attuale è quello in foto e qui: https://www.youtube.com/watch?v=ULd56Ui4szQ
Stiamo seguendo diverse strade per integrare nel team le figure di cui abbiamo bisogno e aggiudicarci le risorse necessarie per realizzare un prototipo all’altezza delle nostre aspettative.