NuvolaProject, un progetto di Gaia Riposati e Massimo Di Leo, interpreta il fermento di idee in interazione fra arte e innovazione e in questa fase di transizione radicale declina il suo nuovo progetto in campo, la nuvola si mette in cammino.
Nuvola, rivelatore di fenomeni atmosferici, sociali ed esistenziali, digitali, nasce come installazione site specific, intelligente ed interattiva, che si rapporta con il mondo e con lo spazio circostante dialogando con le persone presenti, reagendo ai loro input sonori, illuminandosi in risposta a determinati hashtag e rivelando ciclicamente l’umore del mondo, per ricordarci come tutto sia connesso.
Dispositivo tecnologico/chimera, con un’anima digitale (che rimanda al cloud) e il corpo archetipico di una nuvola, riflette il nostro sguardo in equilibrio fra reale e digitale che si compenetrano.
Nuvola 3.0, sospesa fra arte e scienza nel cielo di questi giorni “stravolgenti”, si fa istallazione performante e itinerante, si mette in viaggio e in ascolto, sia fisicamente che attraverso la sua natura digitale, e rivela tracce delle riflessioni sul processo di interazione tra arte e innovazione, tra arte e società, gettando luce sulle idee e sulle loro intersezioni per immaginare un nuovo modo di fare Paese.
Nuvola 3.0 seguirà una serie di appuntamenti peripatetici in stretta connessione ai walkabout di UrbanExperience e lo farà con tre diverse modalità:
1 con la sua struttura in metallo e poliestere, con un’anima digitale con led, sensori e un raffinato cervello digitale sarà presente e riverbererà con i suoi lampi di luce i tweet che verranno scritti sui temi su cui verterà il walkabout durante queste incursioni di conoscenza connettiva che attraverseranno i territori;
2 si lascerà traccia degli input di questi percorsi mentali sulla rete, attraverso la registrazione dei dati che ne scaturiranno, sul sito di NuvolaProject che ospiterà una specie di diario di bordo che si farà portolano per una nuova navigazione del contemporaneo.
3 La Performance per voce umana e Intelligenza Artificiale rimetterà in circolo stimoli e input in interazione fra umano e digitale in un botta e risposta con continui ribaltamenti di campo e di senso, laddove la Nuvola risponderà agli stimoli delle parole dette dall’attrice (ispirate ai temi e agli input raccolti fra tweet e conversazioni radionomadi), interpretando attraverso sentiment analysis il tenore del discorso e generando effetti luminosi che a loro volta influenzeranno l’interpretazione e la drammaturgia umana.
Come le nuvole raccolgono vapore acqueo, granelli di polvere e sabbia, DNA del mondo, se ne nutrono, li aggregano, combinano, li trasportano lontano e li restituiscono sotto forma di gocce di pioggia, per chiudere un ciclo che si ripete infinito, così NuvolaProject si “nutre” di granelli digitali, di bit, generati dal continuo scambio di informazioni e dati in cui siamo immersi e li restituisce in un temporale empatico di lampi, pioggia di parole e fulmini che possano far scaturire scintille e accendere idee.
In relazione agli appuntamenti raccoglieremo in una metaforica ampolla digitale il distillato del vapore della Nuvola per farne un elisir di idee da rimettere in circolo.
C’è una nuvola sospesa tra arte e scienza nel cielo di questo Paese, una nuvola chimerica dal corpo metafisico simbolico che si rifà all’iconografia della natura e un’anima digitale, un’anima nel cloud.
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