PUNTI SULL’ECONOMIA FONDAMENTALE: IL PRIMO, LA SANITÀ

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L’estensione della responsabilità collettiva per le basi fondamentali del benessere inizia dalle attività sanitarie e di cura.
La sanità è il campo in cui è più facile costruire un’alleanza per il cambiamento.

La crisi che stiamo attraversando è un campanello d’allarme in un’area del welfare in cui l’intervento pubblico gode di unanime legittimazione e nel quale gli operatori sanitari possono svolgere un ruolo di leadership. In primo luogo, le differenze regionali all’interno di ciascun paese nel finanziamento del settore sanitario devono essere drasticamente ridotte (la questione è particolarmente evidente in Italia, dove gli investimenti medi annuali pro-capite nella sanità, fra il 2000 e il 2017, vanno dai 183 euro della provincia autonoma di Bolzano ai 16 della regione Calabria). Inoltre, la medicina ad alta intensità tecnologica non deve sottrarre risorse alle attività mediche di cura. Benché non si possano addebitare ai sistemi sanitari le conseguenze di una pandemia, non c’è dubbio che la crisi in corso riveli aspetti di effettiva inadeguatezza. Negli ultimi 30 anni, il National Health System britannico ha chiuso metà dei suoi posti letto per terapia intensiva. La pandemia viene affrontata con poco più di 4.000 posti in terapia intensiva, 5.000 ventilatori polmonari e una limitata capacità di laboratorio, che impedisce di tracciare adeguatamente la diffusione del virus. In Italia la situazione è analoga. La crisi attuale fa luce sul bisogno di attività di salute pubblica per il controllo e la prevenzione delle malattie. Ma le attività sanitarie di base hanno bisogno di un approccio ben più robusto di quello corrente (in Italia, ad esempio, appena il 4% della spesa per i Livelli Essenziali di Assistenza è destinato all’assistenza collettiva in ambienti di vita e di lavoro). Un approccio di base è richiesto anche per fare fronte a problemi socio-sanitari connessi al degrado delle abitudini alimentari, all’inquinamento ambientale, alla mancanza di prevenzione del disagio psichico. Sono grandi questioni che,in mancanza di interventi preventivi sistemici, riducono la qualità della vita e alimentano la domanda di servizi ospedalieri. (Foundational Economy Collective)

(segnalazione di Vincenzo Fischetti)

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